Sul web ci sono decine di imbonitori che propongono alle masse di arrichhirsi, o complemetare il proprio reddito da lavoro dipendente, mettendosi a fare gli incestitori immobilairi.
Noi partiamo da una constatazione che è alla base del nostro ragionamento successivo: il vero affare immobiliare lo si fa el momento dell'acquisto e non nel momento della vendita. Differentemente da come pensano molti neofiti convinti di riuscire a valorizzare un immobile rendendolo di maggiore valore per il cliente finale che lo dovrà poi comprare, il margine di guadagno che noi portiamo a casa chiudendo un'operazione immobiliare di successo, dipende in massima parte dallo sconto che siamo rusciti a garantirci in sede di tratttativa con il venditore del medesimo.
Quando quindi ci si mette a voler fare affari immobiliari la prima cosa che uno dovrebbe chiedersi è: perchè mai il signor Rossi dovrebbe vendermi una casa che "vale " 100 a 70? Beh, lasciando da parte giri strani di svendite di immobili pubblici dove si conosce un dirigente dell'ente alienante o cose di questo genere la risposta è solo una_ perchè il signor Rossi si trova in una condizione in cui "deve" vendere.
In 12 anni di attività come agente immobiliare non ho mai trovato sul libero mercato un venditore che abbia lasciato al compratore la possibilità di fare un'operazione immobiliare con margini "decenti" (un 15-20%) comprando il suo immobile e rimettendolo a posto. Si riesce a fare un affare immobiliare solo quando dal lato venditore (escludiamo anche la possibilità di avere un agente compiacente con il futuro compratore che prezza male appositamente un asset in vendita per consentire a questo di fare l'operazione e quindi pagargli più provvigioni) c'è la necessità di vendere e la necessità c'è purtroppo solo in casi negativi:
- morte
- malattia
- divorzio (brutto)
- tracollo finanziario
Quando il venditore, o i suoi eredi si trovano in queste situazioni la "massimizzazione" del cespite da ottenre con la vendita del bene immobiliare passa assolutamente in secondo piano e allora sì che il compratore accorto, buon negoziatore, riesce muovendosi in fretta ad acquistare lo stesso a sconto e farci poi un margine una volta sistematolo e rivenduto.
Non c'è quindi nulla di male nel "non saper fare investimenti immobiliari" perchè l'attitudine a gestire questo tipo di situazioni con, diciamo, relativamente poca empatia verso il nostro interlocutore non è abilità posseduta da tutti.
Il mercato immobiliare da' comunque grandi soddisfazioni a chi riesce a comprare bene e mettere a reddito con costanza per il lungo periiodo, questo sì è un tipo di investimento immobiliae che tutti possono fare e che non implica l'aver profittato, comunque la si voglia mettere, di un momento di difficoltà di un'altra famiglia o persona.
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