L'occasione di questo post ci nasce da una conversazione avuta con un operatore specializzato nel mercato ricettivo a cui abbiamo consigliato di rivolgersi, per trovare immobili di grande dimensione adatti ad essere trasformati in hotel ad un neonato fondo di investimento che ha preso proprio in pancia una decina di uffici tra Milano e Roma, non più utilizzati, ideali per questo tipo di destinazione.
La cosa che ci ha sorpreso, non poco, è che questo nostro contatto ci ha risposto che li aveva già contattati ma gli stessi si erano mostrati poco cooperativi, perchè il fondo era troppo giovane, c'era tempo per trovare una destinazione agli immobili contenuti in esso. Giovane?!? Ma se degli investitori ti hanno dato fiducia per gestire per loro conto un portafoglio di immobili abbandonati in due centri urbani della massima importanza, tu devi metterti subito al lavoro nel cecrare di capire come meglio valirizzarli, se non lo fai, se "prendi tempo", lo fai solo per un motivo: incentivi sbagliati.
Se gli investitori ti pagano, mettiamo, l'1% all'anno di management fee e non ti hanno invece dato una struttura di commissioni legate alla performance, non stupisce che tu ti voglia intascare i 7 o 10 anni di vita utile del fondo di fee, non avendo senso economico - per te - raggiungere l'obiettivo che si propone il fondo in tempi molto più brevi.
La nostra è sicuramente una critica ai gestori, tanti per non dire tutti, che si fanno "gli affari loro" e non quelli dei limited partners che a loro si affidano, ma è sooratutto una critica ai quotisti stessi che non comprendono che un "risparmio" in termini di commissioni di performance nella strutturazione di un fondo li può tenere incagliati in un investimento che, con gli incentivi giusti, potrebbe risolversi in tempi ben più rapidi.
Datemi un incentivo corretto e vi solleverò il mondo, come disse il celebre ateniese.
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