Tenere liquidità è da cretini, non c'e' molto altro da dire di come viene vista la decisione di mantenere una parte dei propri asset liquida e quindi non producente alcun reddito, sul proprio conto corrente.
Decidendo di non investire in qualcosa si perde due volte: non si guadagna il rendimento che si otterebbe altrimenti nell'asset class in cui si decide di none ssere esposti e nel contempo, con il passare degli anni, si vede mangiare dall'inflazione il potere reale di acquisto delle cifre detenute.
Come essere esenti da critiche per questi guru della finanza personale? Semplice, esssendo sempre fully invested, adeguatamente coperti da conratti assicurativi se qualcosa dovesse succedere, ovviamente, ma con tutte le proprie risorse messe al lavoro per profittare del famoso "interesse composto" e quindi dei rendimenti di lungo periodo delle asset class più performanti, com quella azionaria.
I soldi sul conto non sono solo un costo, ma anche un'opportunità, hanno una loro "opzionalità"
LA nostra visione differisce in maniera significativa dalla vulgata e vede nella liquidità, e quindi nel contante, nell'impiego a brevissimo pertmine subito liquidabile su richiesta una "opzionalità" che è di grande interesse per l'investitore che è consapevole che il domani non si riesce mai a prevedere con certezza, che può portare problemi e grattacapi non previsti ma anche grandi opportunità ed occasioni per cui bisogna essere pronti per poterne approfttare.
Il discorso vale per il risparmiatore affluent in su, diciamo dai 100k EUR a salire, non si applica invece a chi mantiene poche migliaia di euro sul conto, in quel caso la liquidità detenuta non avrebbe impieghi alternativi ed è forse meglio destinarla all'investimento come dicono i nostri guru.
Facciamo il caso di un investitore con una net worth di 2 MLN di EUR, che decida di teere 150k EUR in liquidità, questo gli da la possibilità di poter avvantaggiarsi della necessità di un conoscente di doversi sbarazzare in fretta di un bene immobile per improvvise necessità di liquidità, potendo poi con calma rivenderlo sul mercato, magari dopo averlo risistemato. Non temete, non vogliamo ergerci a Bardolla di turno consigliandovi di fare flipping immobiliare, mestiere durissimo e con assoluta imprevedibilità di arrivo di deal allettanti, ma siamo consapevoli che tali affari capitano, a chi meno li aspetta ed avere il cash per portarsi a casa un ritorno del 25% è sicuramente più attrattiva di portare a casa un magro 2-3% in qualche investimento a basso rischio a cui avremmo dedicato tali risorse.
Pensiamo poi, salendo di molto di scala, al family office che sul conto ne ha 80 o 100 di MLN di EUR, tali liquidità, pronta all'uso, gli consente di poter comprare una società in crisi, acquisire delle quote di fondi illiquidi sul mercato a forte sconto sul NAV e tutte le altre opportunità finanziarie che possono arrivare a questo tipo di investitori.
Il valore reale che perdiamo mangiato dall'inflazione, altro non è che il premio dell'opzione che paghiamo per poter profittare delle opportunità che il mercato ci può presentare
In un periodo poi come quello degli ultimi anni con i tassi a zero se non negativi, ha assolutamente senso, a fronte di un premio pagato bassissimo per questo tipo di "opzioni", tenere della liquidità per avvantaggiarsi di eventuali dislocation di mercato, pensiamo al crollo con rimbalzo repentino nel 2020 a causa del coronavirus. Chi era fully invested ha perso e poi ripreso i suoi soldi, chi vaveva un 15-20% di asset da poter investire ha più che approfittato della risalita del mercato andando a fare un trade assolutamente sensato.
Sembra che le banche prestino a tutti e a tassi bassissimi, ma quando il vento cambia, e lo fa spesso in maniera repentina e poco prevedibile, allora avere un buon credito vale poco rispetto ad avere le risorse subito disponibili sul proprio conto corrente.
La liquidità in un periodo di tassi bassi ed in generale di bassi ritorni attesi da aprte della maggior parte delle classi di attivo è una delle scelte migliori che possiate fare, a patto di essere sempre vigili rispetto a quello che vi si presenta e saper quindi cogliere l'occasione quando questa risponde ai vostri parametri di rischio-rendimento.
Diteci anche voi come vedete la parte liquidita del vostro portafoglio, come sempre scrivendoci a: info@immobiliedinvestimenti.com
Il contenuto del blog non costituisce nè sollecitazione al pubblico risparmio, nè consulenza personalizzata, come indicato dall'art. 1 c. 5 septies del D.Lgs 58/1998 (T.U.F.), modificato dal D. Lgs 167/2007. Gli autori del blog non conoscono le caratteristiche personali di ciascuno dei potenziali lettori, in particolare in merito di consistenza patrimoniale, flussi reddituali, capacità di sostenere perdite. Il lettore del blog è il solo responsabile di ogni decisione operativa e deve operare in base alle sue conoscenze ed esperienze. Tutti gli strumenti finanziari comportano un rischio che può determinare sia dei profitti che delle perdite. Gli investimenti in prodotti finanziari con "effetto leva" - esplicito od implicito - quali cambi, derivati e materie prime, possono essere molto speculativi e non essere quindi adatti a tutti gli investitori e a tutti i lettori di questo blog. E' possibile che gli autori siano direttamente interessati, in qualità di risparmiatori privati o di professionsiti della finanza, all'andamento degli strumenti finanziari descritti, ne detengano in portafoglio e/o svolgano attività di trading in proprio sugli stessi strumenti citati.


