Quando ci si trova di fronte alla necessità di scegliere a quale agenzia concedere il manadato di vendita della propria casa a Milano, sopratuttoquando questa è un immobile dal valore economico significativo, non è mai facile destreggiarsi tra le mille opportunità che il mercato offre. Nel post indichiamo quelle che per noi sono le linee chiave da seguire nella scelta.
Negli ultimi anni c'e' un chiaro trend volto a portare sempre più ad investitori retail le opportunità di investimento fino a poco tempo fa riservate solo ad investitori sofisticati, istituzionali o family office, nel mondo degli asset non quotati. Comprendiamo cosa questo significhi per le società di asset management che trovano nuovi ambiti su cui "marginare" ma è anche giusto mettere in luce i rischi che questi mercati portano con sè.
A volte ci domandiamo come ci possa essere ancora gente che crede a venditori di "metodi infallibili" per arrichhirsi in fretta e senza rischio. Wanna Marchi dice che "i coglioni vanno inculati", noi preferiamo spiegarvi che, in un mondo dove è facilissimo trovare capitali di rischio, una persona che sia stata in grado di sviluppare un genuino trading system vincente non lo vende a voi per poche centinaia di euro ma lo applica egli stesso incasando il 20% di performance fee.
Spesso, come investitori, ci vengono mostrati degli indici che dovrebbero in teoria rappresentare l'andamento di un dato "mercato" investibile di prodotti, gli indici in questione hanno una caratteristica fondamentale, la partecipazione agli stessi è su base volontaria - ben diversa quindi dal concetto di indice che ci mostra l'andamento delle borse valori o di mercati obbligazionari. Il post è dedicato a mettere in luce i diversi bias che caratterizzano queste operazioni di "me
Ogni volta che su un social capitiamo di fronte ad una sponsorizzata che promuove i soliti immobili a Dubai ci domandiamo perché gli investitori italiani non si "accontentino" della meravigliosa comodità dei REITs. La nostra opinione è che questo sia semplicemente dovuto alla non conoscenza dello strumento, ecco perchè ci poniamo come "evangelist" degli stessi da qualche anno.
Un fatto che non manca sempre di sorprenderci è come gli investitori, anche molto sofisticati, siano molto più propensi ad investire su "un'idea" piuttosto che in un portafoglio di asset già ben definito. Paradossalmente c'è molta più liquidità in fondi in raccolta che negli stessi fondi sul mercato secondario.
Una cosa che si sorprende sempre quando leggiamo un articolo, anche di pubblicazione finanziaria, dedicato alle materie prime e che non venga mai fatto cenno al roll yield, vero "segreto" dietro al rendimento storico dell'investimento in materie prime, facendo credere che il guadagno sia solo il risultato di una "chiamata" corretta sul mercato. Il presente post per spiegarvi di cosa si tratta.
Negli utlimi mesi abbiamo notato che ormai tutti i consulenti finanziari che si pubblicizzano sul web e sui social hanno un unico mantra: goal based investing da una parte ed investimento azionario diversificato come asset class di elezione per produrre rendimenti sul lungo periodo dall'altro. Proviamo a vedere perchè non è detto che abbiano tutti ragione, e comunque come ciò non sia una verità rivelata.
Spesso abbiamo sottolineato come le previsioni sullo sviluppo prossimo venturo del prezzo degli immobili siano spazzatura e comunque, anche quando fatte con i crismi di una vera abnalisi econometrica, un'informazione del tutto ininfluente per l'investitore serio, ma qui ci preme sottolineare altro. Immobiliare.it produce un suo studio sull'evoluzione del prezzo degli immobili e anzichè sfruttare il suo database unico in termini di big data del settore nel panorama italiano dice di esse
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