Questi ultimi mesi hanno riportato con prepotenza agli onori delle cronache un fenomeno economico che dadecenni sembrava scomparso: l'inflazione, ovvero la perdita di potere d'acquisto del denaro che abbiamo in tasca. Avere una parte della propria ricchezza investita in asset immobiliari è prima di ogni altra cosa sopratutto la miglior difesa che l'investitore retail può mettere in campo per poteggersi da queste dinamiche inflattive.
Vi sorprendereste se vi dicessimo quante volte i nostri clienti ci chiedono come fare ad acquistare la portineria dismessa di palazzi in cui hanno una o due porprietà immobiliari. Di fatto si ha un mono o bilocale vuoto, attualmente utilizzato male come magazzino o deposito biciclette dai condomini, che potrebbe essere venduto e messo proficuamente a reddito. Perchè non farlo? Ve lo spieghiamo nel post.
Sempre più spesso parliamo di investimenti alternativi nel nostro blog, investimenti che oggi sono sempre più investibili anche da una clientela non "ricca" in Italia grazie a cambiamenti normativi relativi all'investimento minimo da parte del cliente. Ricordiamoci però che la tipologia di rischi che un investitore "si mette in pancia" non è paragonabile a quella degli investimenti tradizionali.
Ogni volta che un analista si mette ad indagare sulla presenza di una "bolla" in un mercato immobiliare, la prima cosa che fa è paragonare i prezzi che hanno raggiunto gli immobili nella specifica location con i redditi che un lavoratore può attendersi da un lavoro svolto nel territorio di analisi. Questo tipo di analisi ha senondo noi molto senso a livello aggregato, se guardiamo all'Italia, ma non è assolutamente affidabile come indicatore su una città come Milan
Un paio di mesi fa siamo stati chiamati da un cliente a cui abbiamo venduto 2 anni fa una ex portineria di un palazzo. Ricordo che a noi come intermediari sembrava l'affare della vita ma facemmo una grande fatica a venderla. Come previsto oggi il proprietario trae da essa un ritorno percentuale di assoluto rispetto ed è contentitssimo, ma la vera domanda da farsi è: perchè nessun altro investitore ha visto l'affare?!
Da qualche anno nei principali portali immobiliari sono presenti anche annunci di immobili all'asta, le agenzie immobiliari che li propongono devono sottolineare che trattasi di prezzi di offerta base e non prezzi di vendita ma i più sprorovveduti potrebbero non avvedersi della cosa e buttare via danaro in consulenze inutili.
Essere vicini al proprio cliente, o metterlo addirittura “al centro”, come vuole la impostazione che ha reso dei veri e propri colossi economici imprese come Amazon, non deve significare il dirgli sempre di sì, sopratutto se si è professionisti e non venditori di merce
Nella stragrande maggioranza dei casi in cui si approccia un venditore per farsi dare il mandato di vendita della sua abitazione, o di un suo immobile, la preoccupazione principale è sempre la medesima: "non me lo svenda". Per hi non è del mestiere e si affaccia al mercato immobiliare ogni 15-20 anni la valutazione degli asset ha poca trasparenza e si percepisce il rischio di vendere "male" il proprio bene. Il post è dedicato a spiegare cosa significhi "vendere male", e q
Dai un po' di risate, vi faranno mica male no?
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