Da qualche tempo ci eravamo ripromessi di dedicare un post a quelli che erano i punti chiave da guardare in una proposta di investimento secondo uno dei miti dell'investimento finanziario, fondatore di Vanguard, il recentemente scomparso John Bogle.
Da qualche tempo ci eravamo ripromessi di dedicare un post a quelli che erano i punti chiave da guardare in una proposta di investimento secondo uno dei miti dell'investimento finanziario, fondatore di Vanguard, il recentemente scomparso John Bogle.
In tutti i blog e forum di finanza personale è da sempre guerra alla detenzione di liquidità: si dice che è sciocco tenere sul conto corrente delle somme consistenti quando la storia ci insegna che ogni hanno il valore reale della medesima è mangiato dall'inflazione, dovremmo invece essere fully invested, sempre e comunque. In questo post vi spieghiamo perchè abbiamo un'idea contraria.
Da qualche anno, sopratutto sul web, non si fa altro che parlare di criptovalute, o più in generale cripto asset, beni finanziari digitali che hanno visto moltiplicare per migliaia se non milioni di volte il loro valore creando una nuova classe di "ricchi" che fa molto invidia, per ovvie ragioni, a chi non è salito sul trend in tempo. Questo post per dire cosa ne pensiamo.
Gli ultimi anni di attività, le situazioni famigliari di clienti in cui ci siamo venuti a trovare e lo studio che abbiamo voluto fare di alcune statistiche demografiche e reddituali, ci hanno portato alla conclusione che oggi intorno a noi ci sono molti Renato Pozzetto quando interpretava l'industriale protagoista di "Un povero ricco", quando dice nella scena finale ad Ornella Muti: "Sì siamo poveri, ma ricchi, molto ricchi".
Qualche settimana fa, leggendo un blog dedicato alla finanza personale, alla domanda di un padre previdente che con la nascita del figlio si preoccupava come mettergli insieme un portafoglio di ETF azionari da tenere 20 anni per consentigli di avere un gruzzolo importante per eventualmente studiare all'estero, veniva risposto che non vi erano metodi per evadere la tassazione del capital gain sui profitti prodotti. E le case?
Settimana scorsa nel controllare il nuovo aspetto del sito web di uno dei maggiori operatori di locazioni a breve termine di Milano abbiamo constatato che la società ha chiuso i battenti, avendo per anni annunciato la debacle di questo tipo di business non potevmo esimerci dallo scrivere un post di "te lo avevamo detto".
Ieri, chiaccherando con un collega si discuteva di quei clieni che quando li approcci, proponendoti come agente immobiliare, ti rispondono "mi sono trovato male in passato con "voi", con le agenzie mai più!". E' ragionevaole che uno sia adirato nei confronti di un servizio che non lo ha sddisfatto a pieno, ma avrebbe senso non andare mai più al ristorante solo perchè una volta, in una trattoria, avevi mangiato male?!?
Dopo l'ennesima volta che riceviamo il volantino del titolo nella nostra casella postale, spieghiamo perchè lo stesso non ha senso, se non quello di accalappiare qualche ingenuo che stia meditando di vendere la propria casa.
Raramente ci sentiamo di commentare delle notizie "a caldo" essendoci sul web già molte fonti dove uno può trovare informazioni ed approfondimenti sulla cosidetta "attualità", ma la notizia che dal 2030 le case "energivore", con le più basse classificazioni energetiche, non potranno essere più "sul mercato" è talmente dirompente per il settore immobiliare che non possiamo non sottolinearla con un nostro post
Da vari mesi sui maggiori giornali economici mondiali non si fa altro che parlare di rischio inflazione, fenomeno che pensavamo di avere relegato agli anni '70, pare che dopo anni di politiche inflazionistiche e di quantitative easing, la'umento dei prezzi si stia ripresentando e sia qui per rimanere. Cosa fare se si hanno degli immobili residenziali, come è la normalità oggi, locati con il regime di cedolare secca?
I nostri Partner